sabato 8 dicembre 2012

Lo Straniero numero 150/151


Disegno e ceramica.
A Cava, peso alle immagini
di Goffredo Fofi

Diciotto disegnatori, illustratori e fumettisti italiani e stranieri si sono avvicendati nel corso dell'estate, tre alla volta e per una settimana, in un laboratorio di Cava dei Tirreni - la bella e civilissima cittadina campana posta tra la scogliera amalfitana e l'Appennino che è da tempo patria, con la vicina Vietri, di grandi ceramisti - a provarsi nell'arte per loro nuova di disegnare piatti e vasi. Per riuscirvi era indispensabile l'insegnamento e lo stimolo di due ottimi artigiani, i Solimene padre e figlio.
A ideare l'iniziativa, a convocarli e a guidarli sono stati due giovani loro coetanei: Rosario Vicidomini, illustratore egli stesso, collaboratore della nostra rivista, e il giovane Solimene, Pierfrancesco, ceramista. Alloggiati in un ostello per la gioventù, i 18 convenuti hanno scoperto un modo di essere artisti e/o artigiani(una dizione che varia a seconda dei pregiudizi) che è appartenuto anche ai grandi artisti del Novecento, prima fra tutti Picasso ma cento altri con lui, e che in questi brutti anni è passato di moda. Di "moda" appunto, perché l'arte moderna vive all'80 o 90 per cento di mode e di mode muore, e di video-installazioni, di trovate e di bravate, di megalo-bischerate.
Quando "ibrida" lo fa molto spesso tra il peggio della tradizione e il peggio della novità e non tra i loro meglio, come in qualche modo è avvenuto quest'estate a Cava e può tornare ad accadere. Perché lì si è sperimentato il rapporto tra un di fare atre pienamente di questo tempo (il fumetto e l'illustrazione, come fiaba e comunicazione primarie ed essenziale del nostro tempo, libere e necessarie, ce coinvolgono la mente e il corpo, l'ispirazione e la cultura e la manualità. E producono cose, oggetti belli, precisi e concreti e perfino d'uso. E' probabile che l'arte della ceramica disegnata sia la più antica delle arti, mescolando la manipolazione della creta e dell'argilla (della terra) - che è una base anche della scultura, con cui la ceramica ha delle affinità e a cui assomiglia - e il disegno, dapprima murale e poi su un oggetto d'uso o, progressivamente, sacro, celebrativo, di evocazione storica o, infine, puramente estetico. È bello che si tratti di illustratori (che sono o non sono anche fumettisti). E che questi illustratori vengano da varie parti d'Italia e d'Europa. E che si ritrovino dentro una bottega artigianale come non ce ne sono quasi più. E che mescolino i loro saperi con quelli di una grande e particolare tradizione. E che trovino in questo degli stimoli nuovi e una libertà nuova, dentro confronti e condizionamenti con la materia che sono per loro nuovi.
Si trattava di Luca Caimmi, Mara Cerri, Cyop&Kaf, Anna Deflorian, DEM, Anton Engel, Lilli Gärtner, Magda Guidi, Eva Montanari, Marino Neri, Guido Pigni, Cristina Portolano, Beatrice Pucci, Sylvie Ringer, Marco Smacchia, Alice Socal, Marco Tabilio e Luca Vagnini. Alcuni di loro sono collaboratori della nostra rivista.
La mostra che raccoglie le loro opere è visitabile a Cava fino al 24 novembre, ma si veda anche il sito www.pesoalleimmagini.blogspot.com. Siamo felici di poter presentare alcune di queste opere sulle nostre pagine. I due piatti ce proponiamo nella pagina seguente sono opera di Marino Neri e Guido Pigni.